In questa guida vi spiego quali sono i migliori metodi per inamidare i lavori ad uncinetto, quali ingredienti usare e come utilizzarli con ogni tipo di cotone.
I 2 metodi più conosciuti ed utilizzati per inamidare i lavori ad uncinetto sono sicuramente l’amido per la biancheria e lo zucchero, anche la colla di pesce lo è ma viene utilizzata soprattutto per indurire i centri e i centrotavola a filet, i centri ai ferri e a chiacchierino.
Sia il metodo con lo zucchero che quello con l’amido per la biancheria che poi è l’amido di riso, si ottenevano risultati perfetti e duraturi, naturalmente non sono eterni.
Negli ultimi decenni è comparsa anche la colla vinilica che praticamente plastifica i lavori ad uncinetto che devono rimanere sempre induriti come i bijoux, gli ombrellini, i cestini, le scatoline, le decorazioni natalizie e i cappellini-bomboniera.
Come inamidare i lavori ad uncinetto: metodi e ingredienti
Ecco quali sono gli ingredienti che si utilizzano per indurire i lavori ad uncinetto:
- Amido di riso e acqua
- Amido di mais e acqua
- Zucchero e acqua
- Colla vinilica
Non prendo in considerazione i metodi con smalto per unghie, lacca per capelli, smalto spray perchè l’odore che rimane è insopportabile.
Come inamidare i lavori ad uncinetto con l’amido
L’amido è perfetto per indurire centri e centrotavola anche di grandi dimensioni, io l’ho usato per moltissimi anni soprattutto quando indurivo tutti i miei centrotavola e i set di centri.
Metodo antico per inamidare i centrini con l’amido
Questo metodo permette di indurire i lavori piatti in modo incredibile, le “mesce” (erano le maestre che insegnavano a ricamare e lavorare all’uncinetto) avevano in casa sempre pronto un grande tavolo di legno grezzo ricoperto da diversi strati di tessuto e coperte (le mante)
I tessuti venivano legati da sotto al tavolo da un lato all’altro in modo da tenerli fermi, quando le mesce dovevano inamidare le grandi portate di centri per la dote delle clienti, coprivano il tavolo con una tovaglia di cotone bianca oppure un vecchio lenzuolo bianco.
Dopo aver immerso i lavori nella soluzione di acqua e amido e averli strizzati per bene, distendevano i manufatti sul tavolo e con tanta pazienza e tanti spilli “tiravano” il centro.
I centri e i lavori inamidati venivano lasciati ad asciugare per tutto il tempo necessario e una volta tolti gli spilli i manufatti erano duri come un foglio di cartoncino.
Per trasportarli da una casa all’altra o per conservarli quando non si usavano questi grandi centrotavola induriti, venivano arrotolati nei fogli di carta velina e conservati in armadi all’asciutto.
Quando si dovevano utilizzare per poterli rimettere dritti, bastava stirarli con un panno di cotone sopra e tornavano perfetti.
Metodo moderno per inamidare i centrini con l’amido
Per inamidare i miei centrotavola oggi si utilizzano i fogli compatti di polistirolo, quelli che si usano in edilizia.
In passato l’ho fatto tantissime volte ma ora preferisco tenere i centri al naturale, il metodo non cambia molto da quello antico, cambia solo il supporto, ad esempio per inamidare e indurire un centro tondo, io tracciavo delle linee orizzontali, verticali e diagonali per fare un lavoro di precisione e poi bloccavo tutto con gli spilli a colpo sicuro.
Da tenere presente che questo metodo funziona alla perfezione con lavori a uncinetto realizzati con il cotone sottile, dovete sapere che in passato i centri e i lavori in generale erano fatti tutti con il cotone numero 25/30 e a volte anche più sottile.
Un’altra considerazione devo farla sul colore dei lavori che in passato per la maggior parte erano bianchi, avorio, rosa pallido, giallino ultra chiaro e verdino chiarissimo.
Cosa centrano i colori? centrano e come, sui colori scuri l’amido e qualunque altro tipo di indurente, lascerà sempre delle tracce velate bianche non belle da vedere.
Come ottenere una soluzione indurente con l’amido
Non esiste una soluzione perfetta, tutto cambia in base al filato e alla compattezza del lavoro.
- Se volete inamidare i centrini lavorati con il cotone sottile sciogliete 1 cucchiaio di amido di riso ogni mezzo bicchiere d’acqua a freddo, immergete il centrino, fatelo ammollare bene poi strizzatelo e appuntatelo con gli spilli su un foglio di polistirolo, lasciate
- Per lavori più pesanti lavorati con il cotone più grosso, raddoppiate la dose di amido.
- Se volete indurire dei pezzi tridimensionali come cestini o scatoline, dovete far scaldare l’amido sul fornello e qui bisogna fare delle prove prima, tenete presente che quando l’amido si scalda nell’acqua bollente, diventa come una gelatina, la consistenza giusta per indurire le forme tridimensionali ma attenzione ai colori e anche a strizzare bene e togliere quanto più possibile l’amido in eccesso altrimenti si rischia di vedere la famosa patina bianca.
- E se il manufatto non è uscito bene oppure ha la patina bianca? Nessun problema, si rimette in acqua, si lava e si risciacqua fino a quando si è tolto tutto l’amido e si ricomincia a provare.
- Per finire, un consiglio, non si deve mai stirare un centro o altro trattato con l’amido senza mettere una protezione.
Come inamidare i lavori ad uncinetto con lo zucchero
Credo sia il metodo più antico quello di utilizzare lo zucchero per inamidare i lavori ad uncinetto, quando ero piccola mi ricordo che la mia mamma induriva sempre un bel cestino arancione che tenevamo come centrotavola sul tavolo del tinello, pensate che aveva anche un bordo a ventaglio come base e non si rovinava per niente e praticamente rimaneva intatto per mesi.
Naturalmente a quell’epoca non c’erano misure o grammi, si faceva tutto ad “occhio” mia madre metteva a bollire lo zucchero nell’acqua, inseriva il cestino, lo ammollava per bene, lo strizzava e lo sistemava su un’insalatiera al contrario ricoperta da pellicola per cucina, il giorno dopo il cestino era asciutto e pronto, questo metodo però teme molto l’umidità.
La proporzione tra acqua e zucchero, è quasi del 50 e 50, tipo in mezzo bicchiere d’acqua, 2 cucchiai di zucchero, si scalda il tutto in pentolino senza esagerare altrimenti diventa sciroppo, non è un buon metodo per inamidare i centri e i centrotavola.
Come inamidare i lavori ad uncinetto con la colla vinilica
Passiamo ora al mio metodo preferito, la maggior parte delle amanti del crochet non ci pensano per niente a indurire centri e centrotavola anche perchè ora si lavorano con un cotone più grosso rispetto al passato e si mantengono bene anche senza doverli inamidare.
Chi cerca sul web: “come inamidare i lavori ad uncinetto” lo fa quasi sempre per indurire bomboniere, scatoline, campane natalizie o pasquali, orecchini e cappellini-bomboniera.
Ecco allora che vi dico subito che il metodo con la colla vinilica è il migliore, a meno che non si sbagliano le dosi di brutto oppure si utilizza sui famosi colori scuri, è molto difficile sbagliare con la colla vinilica a patto che sia di buona qualità, non posso scrivere la marca migliore ma vi posso dire che è quella più famosa.
Io conosco bene la colla vinilica, l’ho utilizzata anni fa quando mi dedicavo al decoupage, ai lavori di restauro e decorazione di mobili e oggetti d’arredo, la utilizzavo per incollare senza lasciare tracce, per proteggere e persino pura senza diluirla per indurire la carta e lucidare al posto della vernice e il risultato era sempre ottimo.
La colla vinilica la utilizzo anche per indurire gli orecchini, le bomboniere, le campane all’uncinetto con il cotone e le sfere natalizie per l’albero e anche per indurire i cappellini a uncinetto per bomboniere e i fiocchi di neve a crochet.
Non la utilizzo sui colori scuri, anzi evito a prescindere di fare un lavoro che devo indurire con i colori scuri perchè so già che non viene bene
Come diluire la colla vinilica? dipende dal tipo di colla, se acquistate quella per la scuola che si vende in edicola, servono 3 parti di colla e 2 parti di acqua, mentre se utilizzate la colla vinilica per il legno, cioè quella venduta in ferramenta in confezioni grandi bisogna diluirla di più 1 parte di acqua e 1 di colla perchè è molto più densa.
Altri metodi per inamidare i lavori ad uncinetto
Finora ho scritto dei metodi che conosco bene, ora passo a quelli che conosco di meno o che non mi piacciono, iniziamo dalla colla di pesce.
Inamidare con la colla di pesce
La colla di pesce è un buon metodo per inamidare i centri so per certo che è il metodo più utilizzato da chi per lavoro si occupa di inamidare centri a uncinetto, ferri e chiacchierino ma non l’ho mai utilizzato.
Comunque si deve sciogliere la colla di pesce in foglietti in acqua tiepida e si immerge il manufatto, dopo averlo fatto impregnare bene si strizza e si mette in forma con gli spilli su un piano come i fogli di polistirolo e si lascia asciugare.
Inamidare con lo smalto per unghie- vernice spray- lacca per capelli
Questi sono i metodi che a me personalmente non piacciono, l’odore fastidioso rimane ed è perseverante, immaginate di regalare un paio di orecchini che odorano di vernice oppure delle bomboniere tanto belle fatte con tanto amore e lavoro e poi che non hanno un buon odore.
E dopo questo lunghissimo articolo, mi piacerebbe sapere quali sono i vostri metodi preferiti e se vi va, potete condividere le vostre esperienze personali in modo da poter scrivere quante più informazioni utili a chi si affaccia per la prima volta a questo argomento, spero di non avervi annoiato, alla prossima guida.