Punto uncinetto Archetti, schema e spiegazioni facilissime, scopri a cosa serve e cosa fare con questo motivo a crochet.
E’ un motivo semplicissimo e facilissimo, un punto uncinetto traforato molto versatile che si utilizza in tanti modi diversi a seconda del lavoro che si deve fare.
Gli archetti possono essere lavorati in tondo, in file di andata e ritorno e con un archetto per volta, scopri come.
Punto uncinetto archetti: schema della rete
Questo è lo schema della rete ad archetti, chiamata anche rete da pescatori a crochet, spesso è utilizzata negli spazi vuoti di centri e tovaglie a filet o ad uncinetto irlandese, è anche utilizzata per fare scialli e copri spalle eleganti e leggerissime, lavorata con grossi filati o cordoncini è una rete perfetta per fare borse per il mare, pareo e copricostume o shopper bag.
I punti impiegati sono quelli base dell’uncinetto, catenelle, maglia bassa e maglia alta.
Per eseguire un campione del punto uncinetto archetti, si devono calcolare multipli di 4 più 2 catenelle per alzare il lavoro.
1° giro – dopo aver eseguito il numero che occorre di catenelle, voltare il lavoro e puntare l’uncinetto nella 2° catenella di base, fare una maglia bassa, 5 catenelle, 5 catenelle, saltare 3 maglie di base, 1 maglia bassa nella catenella successiva, continuare allo stesso modo per tutta la fila, chiudere con una maglia bassa.
2° giro – 5 catenelle, 1 maglia bassa nell’archetto successivo, 5 catenelle, 1 maglia bassa nell’archetto successivo, terminare il giro con 2 catenelle e 1 maglia alta sulla maglia iniziale del giro precedente.
A cosa servono gli archetti nell’uncinetto
Nel lavoro a crochet gli archetti servono per creare degli spazi vuoti, possono essere lasciati vuoti oppure essere riempiti nel giro successivo con maglie basse e alte semplicemente lavorandoci all’interno, alcune volte è necessario lavorare nelle catenelle stesse, nel caso ad esempio di lavorazioni con punto a V oppure con ventagli a uncinetto, gli archetti ad uncinetto inoltre, rendono un lavoro più aperto e leggero.
