Patchwork: un’arte antica e sempre attuale

tecnica patchwork

Il patchwork è un’arte antica che non è mai tramontata, oggi è considerata una tecnica moderna che si è evoluta fino a diventare una vera forma d’arte contemporanea ma nasce come un rattoppo di tessuti riciclati e avanzi di tele recuperate dalle abili mani di donne per la necessità di scaldarsi non potendo permettersi di acquistare tessuti interi oppure coperte pronte.

Oggi il patchwork è considerato un hobby creativo con cui realizzare coperte, pannelli, cuscini e tanto altro con tessuti realizzati appositamente con fantasie e toni di colore abbinate e con strumenti di taglio precisi con cui realizzare forme perfette.

Una volta invece con la tecnica del patchwork le donne riuscivano a realizzare delle bellissime e calde coperte cucendo e trapuntando a mano piccoli pezzi di stoffe riciclate, le trapunte patchwork venivano imbottite con foglie secche e carta e il trapunto doveva essere molto stretto e ravvicinato per poter tenere fermo il materiale usato per imbottitura.

Tecnica patchwork: storia e tradizione

patchwork storia

Capire con esattezza quando nasce l’arte del patchwork è impossibile, anche consultando fonti attendibili non si ha nessuna certezza, alcune fonti sostengono che i primi rattoppi patchwork risalgono al medioevo in Inghilterra al tempo delle crociate, altre fonti sostengono che la tecnica sia nata in Africa e in Asia in tempi remoti senza specificare un’epoca precisa.

Quel che è certo invece è che l’arte del patchwork dall’ Inghilterra fu trasferita in America dalle donne dei primi pionieri colonizzatori che essendo poveri riutilizzavano e cucivano insieme le parti dei vecchi abiti ancora buone per creare calde trapunte che poi riempivano di foglie di granturco o altre foglie secche.

Dalla necessità di scaldarsi nasce l’arte del patchwork, in un epoca in cui i soldi erano pochi e le stoffe erano un lusso che solo i ricchi potevano permettersi, a volte erano anche i piccoli ritagli delle stoffe pregiate che cadevano durante la cucitura di abiti per ricche signore ad essere recuperati e con tanta pazienza cuciti insieme.

I primi lavori di patchwork sono realizzati con piccoli quadrati di stoffa poi con il passare del tempo questa tecnica viene sempre più affinata con accostamenti di colori e stoffe di uguale trama dando vita a dei veri capolavori di creatività e iniziarono a nascere i  vari simboli del patchwork e quindi ogni trapunta raccontava la storia della famiglia di chi la confezionava come le coperte nuziali che dovevano essere finite solo con la promessa di matrimonio

I motivi tradizionali del patchwork sono le fedi intrecciate, la foglia di te, la log cabin, la Capanna di tronchi, il motivo a tulipano, la stella dell’Ohio, il piatto di Dresda e tanti altri che pian piano inizieremo a conoscere.

Il patchwork una tecnica più che mai attuale

Il patchwork oggi è una tecnica manuale per principianti ed esperte di cucito, da realizzare a macchina e a mano con ago e filo.

Oggi esistono talmente tante varietà di forme e disegni per realizzare i blocchi che ognuno può scegliere in base alla propria capacità e ispirazione e non c’è limite alla fantasia.

Tecnica patchwork: cosa serve per iniziare

Possiamo affermare con certezza che per realizzare un progetto con la tecnica patchwork serve solo della stoffa o ritagli di tessuto, forbici, ago e filo o macchina da cucire.

Questi strumenti sono adatti per confezionare piccoli lavori oppure delle coperte o trapunte con quadrati.

Ma il patchwork moderno si è arricchito di tante forme nuove di blocchi stupefacenti che racchiudono diversi motivi all’interno, bellissimi da vedere ma che hanno bisogno di molta precisione per essere realizzati.

Per iniziare a prendere confidenza con la tecnica patchwork si possono realizzare dei blocchi semplici con quadrati e triangoli da usare per confezionare cuscini e presine ma vediamo quali sono gli strumenti necessari per iniziare questa tecnica in modo professionale.

Patchwork: materiali e attrezzature

  • Stoffe e tessuti di cotone o di riciclo
  • Forbici grandi
  • Forbici da ricamo
  • Taglierina rotante
  • Tappetino da taglio autorigenerante
  • Righello da patchwork per sarti con griglie
  • Righelli classici
  • Spilli lunghi con teste colorate
  • Spille da balia in varie dimensioni per bloccare le stoffe durante il trapunto
  • Mollette blocca-tessuti, indispensabili pe bloccare i lati delle trapunte
  • Ditale
  • Scucitrice
  • Macchina da cucire
  • Aghi lunghi adatti al patchwork
  • Filo per trapunto
  • Filo di cotone sostenuto
  • Taglia-filo
  • Sagome
  • Compasso per fare le sagome rotonde
  • Matita, gesso da sarti
  • Matita che scompare dopo il lavaggio
  • Carta millimetrata per disegnare le sagome
  • Ferro da stiro
  • Asse da stiro
  • Cera d’api per il trapunto a mano
  • Imbottitura sintetica in fogli o in tessuto morbido.
  • Ovatta sintetica
  • Colla spray riposizionabile
  • Carta fisellina biadesiva termo-adesiva

Quali sono i migliori tessuti per il patchwork

patchwork tecnica tessuti

Per il patchwork tradizionale il tessuto migliore è il cotone stampato da abbinare tra tinta unita, motivi piccoli, medi e grandi, motivi geometrici, provenzali, country, scozzesi, a righe e pois, fiorellini, la scelta dei colori è fondamentale per dare il massimo risalto al lavoro.

I tessuti americani sono i migliori con la loro trama regolare che non si sfilaccia, non si distorce durante la cucitura ed ha la stessa trama regolare in altezza e in lunghezza.

Si può scegliere tra un’infinita varietà di motivi e colori che accostati sapientemente danno vita a dei veri capolavori.

Puoi decidere di accostare diverse tonalità e piccole fantasie di colori caldi ad esempio scegliendo tra il rosso, l’arancione, il giallo in tutte le sfumature oppure scegliere di abbinare tra loro i colori freddi come l’azzurro, il blu, il verde e il viola nelle diverse sfumature.

Prima di tagliare le stoffe è bene lavarli in acqua calda per controllare la stabilità del colore e della trama, è meglio evitare tessuti che si restringono dopo i lavaggi in acqua calda o che perdono colore, sarebbe solo uno spreco di tempo.

E per finire ricordati di stirare perfettamente i tessuti prima di tagliarli e di stirare i vari pezzi anche dopo averli tagliati perchè dopo averli cuciti non potrai più fare niente se rimangono delle grinze e queste saranno particolarmente brutte da vedere se decidi di trapuntare il lavoro.

Tecnica patchwork -forme e sagome

sagome di cartone cucito creativo

le forme e le sagome dei modelli sono degli strumenti indispensabili per questa tecnica, si trovano in commercio in plastica e metallo ma si possono fare anche a casa con del cartone pressato come ho spiegato in questo articolo sagome di cartone

Le sagome si possono anche acquistare e sono molto utili nel caso si devono fare molti lavori con la tecnica del patchwork, la comodità, la velocità e soprattutto la precisione assoluta nel taglio dei tessuti sono ineguagliabili con le sagome in plastica rispetto al taglio manuale.

Oltretutto con le sagome di plastica si possono tagliare fino ad 8 pezzi di tessuti di cotone contemporaneamente, il taglio è preciso e non lascia nessun segno di sfilatura.

Su Amazon si possono trovare sagome di qualsiasi forma, ecco qualche qualche esempio:

Tappeto da taglio auto-rigenerante 

piano da taglio rigenerante

Il tappeto da taglio autorigenerante è uno strumento utilissimo che va sempre abbinato insieme alla taglierina rotante e al righello millimetrato, ci permette di tagliare velocemente e perfettamente più strati di stoffa con un taglio netto e pulito.

Il piano non si taglia assolutamente e inoltre su entrambe le superfici ci sono disegnate tantissime linee guida sia in centimetri che in “inches” la misura americana e inglese, questo tappeto è indispensabile non solo per la tecnica patchwork ma in tutti i tipi di taglio sia nel cucito creativo che nel cucito sartoriale.

La taglierina rotante taglia in modo netto e preciso e molto velocemente molti strati di stoffa anche fino a 8  se di cotone leggero, la lama si sostituisce quando ci si accorge che si fa più fatica a tagliare e non dimenticate mai di inserire la sicurezza ogni volta che si possa sul piano perché molto tagliente!!! inoltre si deve usare solo  sul piano autorigenerante e con l’apposito righello di plastica da tenere come guida per il taglio.

Qui su Amazon puoi trovare tantissimi tipi di tappetini e taglierine, ecco alcuni esempi che puoi scegliere in base alle tue esigenze:

Forbici

 Per la tecnica patchwork servono un paio di forbici grandi, uno medio, e un paio di forbicine da ricamo con le lame piccole e ricurve.

Macchina da cucire per il patchwork

Diciamo che per lavoretti semplici di patchwork basta una semplice macchina da cucire elettronica o elettrica che faccia il punto dritto ma per chi fa trapunte patchwork o altri grandi lavori con questa tecnica, ci sono macchine da cucire specifiche che sono veramente straordinarie con punti adatti per il trapunto e soprattutto fatte in modo che l’intera trapunta passi comodamente attraverso il braccio della macchina, cosa impossibile con una macchina da cucire normale.

E se vuoi realizzare una trapunta per la tua casa? niente paura, puoi sempre trapuntare a mano.

Patchwork -come tagliare i tessuti

Per tagliare i tessuti da utilizzare nelle tecniche patchwork si devono seguire delle semplici regole per un lavoro perfetto;

Margine di cucitura: il margine di cucitura da aggiungere ad ogni lato di quadrati e altre forme di stoffa, è di 0,6 cm che corrisponde alla misura del piedino della macchina da cucire, per fare un esempio, se volete ottenere un quadrato di cm 6 dovete tagliare un quadrato di cm 7,2 per lato (0,6 per lato 6+1,2 cm)

Per ottenere velocemente più quadrati si tagliano delle strisce di cm 7,2 di larghezza abbastanza lunghe e poi si taglia la striscia in quadrati di 7,2 cm, si possono tagliare più strisce di tessuto insieme fino al massimo di 8 con il tappetino da taglio.

Per ottenere 2 triangoli da un quadrato occorre aggiungere un margine di 22 mm in più rispetto alla misura del quadrato finale.

Per ottenere 4 triangoli da 1 quadrato la misura del margine da aggiungere sarà di 32 mm in più rispetto al quadrato finale.

Per ottenere più quadrati diversi già uniti tra loro basta cucire le strisce intere alternate nei vari colori e poi tagliare in quadrati.

Una cosa importante da ricordare ogni volta che si cuciono delle toppe si dovranno stirare per appiattire le cuciture e tendere il tessuto.

Cucitura delle toppe

Per toppe si intendono i vari pezzi di stoffa che una volta cuciti andranno a formare i blocchi quadrati o di altra forma con cui assemblare trapunte e altri lavori.

Le toppe si possono cucire a mano o a macchina ma in ogni caso richiedono sempre molta precisione perché ogni pezzo deve combaciare perfettamente con l’altro, in caso di cucitura a mano i punti devono essere regolari, in ogni caso bisogna sempre fare dei punti indietro sia all’inizio che alla fine  per bloccare il filo

Le cuciture particolari nelle toppe

Per prendere confidenza con le tecniche patchwork è bene iniziare con lavori molto semplici, quadrati, triangoli e rettangoli poi si passerà alle tecniche speciali come le cuciture su linee curve, realizzare le stelle a otto punte con i relativi incastri che spiegherò in modo dettagliato in un prossimo articolo

Quanti tipi di patchwork esistono?

Il patchwork americano che si compone di blocchi quadrati o altre forme geometriche che si cuciono tra loro e poi si trapuntano.

Il Patchwork Seminole, una tecnica di taglio a strisce che viene usata per cornici decorative, questa tecnica prende il nome dai nativi Americani che iniziarono a produrre lavori a macchina intorno al 1920.

Il patchwork inglese, una tecnica che si compone di forme esagonali di tessuto da cucire rigorosamente a mano, per facilitare la cucitura, gli esagoni di stoffa vengono piegati intorno ad una sagoma di carta leggera da togliere dopo la cucitura.

Il patchwork hawaiano, un tipo di applique particolare dove i motivi vengono prima ritagliati su della carta piegata più volte poi una volta aperta la carta il disegno si apre e si posiziona sulla stoffa, dopo aver bloccato bene la sagoma si ritaglia l’applique con delle forbici molto appuntite, nel ritaglio è già compreso un margine di circa 3 millimetri che viene ripiegato verso l’interno e poi l’applique viene posizionato su una stoffa bianca o chiara e l’applicazione cucita a mano con tanta pazienza.

Cosa realizzare con il patchwork?

La prima cosa che viene in mente è una trapunta, ma si può realizzare di tutto perchè una volta uniti i blocchi si forma un nuovo tessuto che può essere anche tagliato all’occorrenza.

Ecco alcuni esempi di cosa si può realizzare con la tecnica patchwork:

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